mercoledì 26 settembre 2018

Batuffolo alle pesche e cioccolato bianco - "Piccoli" lievitati da colazione


Forse più che piccoli avrei dovuto usare il termine leggeri, anche se dall'aspetto esterno sembra un panettone a tutti gli effetti!

Si tratta di un lievitato da colazione, una brioche, che può essere formata a forma di panini, o di quello che preferite, io ho usato lo stampo da panettone.

E' un impasto molto semplice, un impasto diretto che nel mio caso ha impiegato 18 ore per lievitare a temperatura ambiente (ca. 22 °C). Se potete inseritelo nel forno di casa con la lucina accesa o se la avete in cella di lievitazione a 26-27 °C.

Unica nota è che il lievito non deve avere alcun sentore di acidità, pena un pessimo sapore nel lievitato finale che rimarrà in bocca, dato le lunghe ore di lievitazione.

Per l'impasto ho usato la farina abbondanza dell'Agricola di Pietro, ha un W300 massimo. Quindi non servono farine super forti.

Per prima cosa va preparata la pasta di pesche.
Di questo periodo si trovano le ultimissime pesche decenti, ma potete farlo anche con altra frutta che si abbina bene al cioccolato bianco.

Pasta di pesche
250 g di succo di pesca
200 g di zucchero
100 g di polpa di pesca
40 g di amido di riso
8 g di agar agar

Mettere tutto in un pentolino e portare a bollore, mescolare fino a che non si addensa e spegnere.
Invasare in vasetti sterilizzati e se non la usate subito, mettete sopra la pasta un pochino di rum o altro liquore per farla mantere.
Si conserva in frigo per qualche mese.

Per 1 kg di impasto circa.
Ingredienti
340 g di farina abbondanza
85 g di latte
100 g di lievito madre
85 g di uova
85 g di zucchero
120 g di cioccolato bianco
100 g di pasta di pesche
85 g di burro
3 g di sale
15 g di miele
vaniglia q.b.

La metodologia di impastamento è sempre la medesima.

Si inserisce in macchina la farina, il lievito madre, il latte, le uova, il sale, lo zucchero e si lascia incordare per bene.
Quando l'impasto ha un'ottima struttura allora si procede con i successivi inserimenti.
Si inserisce la pasta di pesche, il miele ed il burro per finire. Naturalmente prima di inserire l'ingrediente successivo, bisogna attendere che il precedente sia perfettamente assorbito e che l'impasto abbia ripreso corda.
Una volta completato l'impasto, si ripone su di un piano di legno per circa un'oretta ad asciugare. Si eseguono poi due o tre pirlature dell'impasto, si porziona, si pirla di nuovo dopo 15-20 minuti e si ripone negli appositi stampini.
Ponete gli stampini a lievitare in un luogo caldo. Eventualmente aiutatevi con un contenitore con acqua bollente per far aumentare la temperatura dove riponete a lievitare e per favorire la lievitazione.
Quando la cupola sporge dal bordo, e i lati arrivano a 2 cm dal bordo, inserite in frigorifero per circa due ore.
Accendete il forno a 170 °C con un pochino di vapore ed inserite in forno.
La forma da 500 gr cuoce per circa 45 minuti, quella da 1 kg tra i 50 e i 55.

Prima di estrarlo dal forno, fate la prova stecchino come con il ciambellone.

Quando lo sfornate, inforcate e ponete a riposo a testa in giù per 12 ore.


Rosette soffiate - Le rosette a tutta biga



Per realizzare le rosette ho usato una ricetta di giorilli che ricalca quella delle ciabatte.
L'impasto prevede una biga del 95% sulla farina, la pezzatura a 100 grammi per ogni rosetta e una idratazione del 52% circa. Io ho fatto leggermente di più perché la biga e la farina non assorbivano tutta l'acqua, quindi sarò arrivato al 55-58%. Questo è dovuto al fatto che uso delle farine macinate a pietra che contengono anche delle parti cruscali, quindi hanno un'assorbimento più alto. Sono le farine dell'Azienda Agricola Di Pietro. In particolare ho usato la farina abbondanza, che è una farina di grano tenero di varietà ormai dismesse, che ha una forza massimo di W300, ma un glutine e un'assorbenza di ottima qualità.

Ingredienti BigaFarina Abbondanza (W300) 906
Acqua 399
Lievito 9,1
Totale 1314

La biga deve rigorosamente maturare a temperature basse, per cui la regola è di 24 ore a 18 °C o 16 ore a 21 °C. Non avendo una cella fermabiga a casa l'ho fatta maturare per 14 ore a 21-23° gradi circa, non oltre per evitare la marcescenza. Andando incontro all'inverno sarà più facile far maturare la biga alla temperatura adatta.
Si completa l'impasto con:

Ingredienti ImpastoBiga 1314
Farina Abbondanza (W300) 48
Acqua 97
Lievito 3,3
Sale rosa 19
Malto 10
Lecitina di soia (opz) 10
Totale 1490

Se si usa la lecitina di soia metterla in ammollo 30-60 minuti prima di usarla e frullarla prima di immetterla nell'impasto.

Una volta completato l'impasto, l'ho porzionato in pezzi da 100 grammi cadauno.
Invece di cilindrarlo e formarlo nella spezzatrice, come avviene in panificio, ho effettuato la formatura come per i panini e l'ho pirlato.
Lasciato riposare circa 40-60 minuti fino al rilassamento, coperto con della pellicola o qualcosa che eviti l'essiccamento.
Ho effettuato la forma classica della rosetta, utilizzando l'apposito stampo in metallo. Una volta stampate le rosette vanno rovesciate, ovvero la parte stampata va verso il basso. Quando sarà il momento di infornarle vanno capovolte di nuovo.
Lasciato riposare altri 40-60 minuti e cotto in forno F1.
Qui sono venuti i dolori.
Devo ancora imparare ad usare bene l'F1 per cuocere il pane. Sarà forse anche colpa della pietra che sta troppo attaccata alla resistenza, indi per cui mi si sono bruciate sotto.
Platea a 250° e cielo spento. Acceso a 250 gli ultimi 3 minuti. cottura fatta in circa 13 minuti.

Ecco il risultato.

Rosette "stampate" e rovesciate sotto sopra