mercoledì 20 dicembre 2017

Treccione integrale a lievitazione naturale

Treccione integrale a lievitazione naturale.

Ho ritrovato nella credenza un sacchetto disperso da 5 kg di abbondanza integrale... :)

Che ci faccio, che non ci faccio, nel frattempo avevo il rinfresco del licoli che gironzolava per casa saltellando, allora ho unito le due cose.

Ho fatto un prefermento:
200 licoli
450 farina abbondanza normale
450 acqua

Impasto
1100 g di farina abbondanza integrale
700 di acqua
30 di sale
150 g di semi (metà lino, metà sesamo nero)
50 g di fiocchi di avena integrale
150 g di acqua per il soaker.
70 di olio

Ho mescolato amalgamando per eliminare i grumi, ho lasciato 2 ore a TA, messo in frigo per 20 ore e poi lasciato altre 2 ore a TA.
Nel frattempo ho preso 1100 g di abbondanza integrale, mescolato con 600 g di acqua (prese dalle dosi dell'impasto) e lasciato riposare per 1 ora.
Ho messo i semi e l'avena in una ciotola e vi ho versato sopra l'acqua.

Ho unito il prefermento e l'autolisi in vasca

Ho azionato la macchina, ho unito il sale e ho lasciato che la massa si formasse liscia
Ho aggiunto l'ultima acqua, come è stata assorbita ho aggiunto l'olio e dopo che pure questo era stato assorbito, ho unito i semini che nel frattempo avevano assorbito l'acqua versata.
Ho messo in un contenitore, ho lasciato a TA per 2-3 ore durante le quali ho fatto 2 pieghe a 3 direttamente in ciotola.
Ho messo in frigo per 12 ore.
Tirata fuori dal frigo ho spezzato in 6 parti e ho formato due trecce da 3 filoni ciascuno.
Ho abbandonato senza controllo in forno spento e riposto direttamente in teglia e ho lasciato istruzioni per la cottura al primo che rientrava in casa.
E' stato cotto dopo 6 ore di TA che erano evidentemente troppe, sia perché ho fatto la formatura di corsa, sia perché il lievito era bello attivo e pimpante e quindi è andato leggermente oltre.

Cottura a 200° statico per 1 ora.
Ecco il risultato.


Gusto veramente buono, leggerissimo e saporito per via anche dei semi che avevo inserito.
Lo dimostra il fatto che 3,5 kg di pane sono spariti nel giro di meno di 24 ore! 

lunedì 18 dicembre 2017

Prove estreme

Prove estreme.... di resistenza!

Per delle pizzate sono stato costretto a preparare degli impasti a 48 e 72 ore.
Una mia consuetudine è lasciare la pizza maturare nel frigorifero in massa e non toccarla fino al momento dello staglio e della formatura del panetto.
Per questioni logistiche mi sono trovato a stagliare la 48 ore e la 72 ore allo stesso momento, la 48 ore l'avrei usata da li a poco, mentre la 72 il giorno dopo.
Ho quindi riposto la 72 ore, con i singoli panetti nei contenitori, in frigorifero fino al giorno dopo.
Neanche a dirlo le pizzate sono state meravigliose, però mi è rimasto un panetto in frigorifero.

Praticamente questo panetto si è fatto 48 ore di lievitazione in massa (5 kg di impasto) a 4°, poi stagliato e formato e rimesso in frigo altre 48 ore.
Tirato fuori dal frigo era più o meno così.

Ho lasciato il contenitore a TA per 2-3 ore, giusto il tempo di farlo arrivare a 18 gradi per poterlo stendere, in quanto la lievitazione era stata completata durante il riposo in frigorifero.
Steso come pala ed infornato.
Gusto carbonara, uno dei gusti più gettonati a casa mia!



Comunque tutto questo post per dire che l'abbondanza di Umberto ha resistito 96 ore in frigorifero senza fare una piega! Si è stesa come niente e ha donato un gusto fantastico!